Tatuaggi: come rimuoverli con il laser

Anche tu hai un tatuaggio che  non riconosci più, di cui vuoi sbarazzarti perché proprio non ne sopporti la vista?

Sei fortunato. Ormai, anche i tatuaggi possono essere rimossi ma con una procedura lunga e altamente professionale. 

Occorrerà che tu ti sottoponga, infatti, ad un trattamento con laser q-switched: che “seziona” le cellule che contengono i pigmenti di colore permettendo all’organismo di espellerli. 

Sul sito della Dott.ssa Marina Benedetti, Medico Chirurgo a Padova, leggiamo che “la rimozione di tatuaggi permanenti è una tecnica sempre più richiesta. Al giorno d’oggi, esistono numerose tecniche e trattamenti per rimuovere i tatuaggi, che variano a seconda della tipologia. Grazie all’utilizzo dell’innovativo laser Q-Switched, del laser Nd:Yag e del laser ad Alessandrite, è possibile cancellare tatuaggi decorativi, tatuaggi cosmetici e tatuaggi traumatici di varia dimensione e di vario colore. Regolando la lunghezza d’onda del laser in base al colore e alla profondità del pigmento utilizzato, si possono trattare e rimuovere di tatuaggi: quelli colorati, quelli più longevi, quelli in zone più delicate. Il risultato è la rimozione efficace e completa dei pigmenti sotto pelle, senza che vi sia alcuna traccia di lesioni da termo-abrasione. La cancellazione dei tatuaggi con il laser comporta una serie di vantaggi, come la scarsa invasività del trattamento, l’assenza di cicatrici, la riduzione dei tempi di recupero e l’assenza di anestesia.”

Quante sedute occorrono?

Generalmente c’è bisogno dalle 3-5 alle 8-12 sedute. All’inizio una volta al mese. Successivamente occorrerà più tempo tra una seduta e l’altra.  

Fa male?

A seconda di quanto il tatuaggio è grande ed esteso, e a seconda della zona in cui è posto, si avvertirà un tipo di dolore diverso e in quantità differente. In ogni caso, prima di iniziare il trattamento, verrà applicata una crema anestetizzante per attutire la percezione dolorosa. 

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