RIMOZIONE TATUAGGI

Rimuovere tatuaggi si può. Ma non è facile: ecco quali sono le modalità ed i possibili rischi associati. 

Il tatuaggio sotto-pelle è entrato nella quotidianità della cultura occidentale da circa due decenni. Sempre più persone si tatuano, sfidando la paura del ‘per sempre’. Ma rimuoverli si può: ecco come.

Il tatuaggio sotto-pelle

Il tatuaggio è inteso come una tecnica di decorazione pittorica corporale dell’uomo. Viene prodotta mediante l’utilizzo di aghi, che rilasciano in uno strato profondo del derma dei pigmenti di colore che vanno a formare una decorazione. Il tatuaggio ha origini radicate nella storia, che variano a secondo dei luoghi e delle civiltà che erano solite utilizzare questa tecnica. In alcune civiltà, il tatuaggio era utilizzato per rimarcare la tribù di appartenenza, come nel caso della cultura Maori, o per mostrare la propria forza in battaglia. 

Rimozione del tatuaggio sotto-pelle

Al giorno d’oggi, grazie all’introduzione di nuove tecnologie in campo estetico, è possibile rimuovere i tatuaggi sotto-pelle. Il modo più efficace per rimuovere un tatuaggio è affidarsi a un dermatologo specializzato nella rimozione con il laser, sottoponendosi a un numero di sedute di solito proporzionale alle dimensioni del tatuaggio, al suo colore e alla sua collocazione. In genere è più agevole rimuovere i tatuaggi piccoli, lineari e scuri perché il laser è più efficace su colori come il nero e il blu. Risulta invece più difficoltoso anche se non impossibile, sbarazzarsi dei tatuaggi grandi e colorati perché servono apparecchiature con lunghezza d’onda specifica e un numero maggiore di sedute. Si possono eliminare tatuaggi in tutte le sedi anche se quelli collocati su spalle, dorso e petto si tolgono più facilmente rispetto a quelli in prossimità del polso e della caviglia, per ragioni esclusivamente anatomiche. Le sedute per la rimozione del tatuaggio tramite laser durano mediamente 10-15 minuti, e si eseguono ogni 2 mesi. Al termine di ogni seduta, per qualche giorno la pelle può presentarsi arrossata, punteggiata di crosticine e vescicole: di solito, per attenuare e risolvere la sintomatologia si applica una crema antibiotica. Dopo la cancellazione del tatuaggio, tuttavia, se il tutto è stato eseguito correttamente la cute non riporta conseguenze di alcun tipo.

Contro-indicazioni

A seconda della tecnica utilizzata si possono avere reazioni infiammatorie, croste e iperpigmentazione post infiammatoria, cioè macchie dove prima c’era il tatuaggio. È opportuno quindi rivolgersi a centri specializzati che posseggano le ultime tipologie di laser ad alessandrite o laser Neodimio-YAG in grado di trattare e rimuovere tatuaggi multicolore. L’esperienza del medico è poi fondamentale per capire quale potenza utilizzare per i vari colori che compongono il tatuaggio. I laser frammentano il pigmento del tatuaggio permettendone poi la rimozione da parte dei macrofagi (cellule spazzino) quindi, non vi sono rischi sistemici nella rimozione di un tatuaggio.

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